Vespa Elettrica: il test completo
Nuovo anno, nuovo articolo, nuova Vespa! Oggi vi racconto di Vespa Elettrica (di nuovo); stavolta però ho avuto l’occasione di provarla per un weekend grazie alla Concessionaria ufficiale Piaggio Motorteam di Pisa, che ringrazio profondamente per avermi dato questa bellissima opportunità.
Fin dai tempi delle prime voci che davano per certa l’uscita di Vespa Elettrica sognavo di provarla.
Primo contatto
A primo impatto Vespa Elettrica appare simile alla nuova Primavera con faro tondo a led.
Veramente piacevole alla vista la rifinitura blu al bordo scudo, ai cerchi ed ai bordi delle scritte “Vespa” ed “Elettrica” (disponibile anche nei colori verde, giallo, nero, grigio opaco e cromato), è provvista pneumatici di 12″ pollici all’anteriore e di 11″ al posteriore.
Si nota l’assenza della marmitta ma non da l’idea di mancanza, è molto gradevole come aspetto.
E’ provvista di un motore elettrico, definito da Piaggio “Power Unit”, che dispone di 3,5Kw di potenza, la velocità massima è limitata dalla centralina a 49km/h in modalità “power” (la più spinta) ed a 33km/h in modalità “eco”; la velocità è data dal fatto che Vespa Elettrica è rapportata ad un 50cc tradizionale, quindi deve osservare i limiti di legge imposti ad esso.
Appena messa giù dal cavalletto si sente subito una leggera differenza di peso rispetto alla “sorella” con motore termico, infatti Vespa Elettrica pesa 130kg (contro i 113kg della Vespa Sprint 125) differenza di peso data prevalentemente dal pacco batterie, il quale da solo pesa 25kg.
L’accensione si effettua nello stesso modo degli scooter tradizionali con l’enorme differenza che “a orecchio” non si accende proprio niente! Infatti dobbiamo aspettare che appaia sul cruscotto la scritta “Ready”, a quel punto la Vespa è pronta per partire.
Prima però merita uno sguardo il cruscotto dotato di uno schermo digitale a colori di 4,3″, qui vengono date le informazioni riguardanti il livello di carica delle batterie ed i km rimanenti, i km percorsi, la velocità (ovviamente), il consumo istantaneo, l’orologio, la temperatura esterna ed il livello di accelerazione al momento (con la barra sopra la scritta “drive”).
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Le particolarità
Come scritto nell’articolo della mini prova fatta a Cascina l’8 dicembre, lo scatto alla partenza lascia sorpresi data l’accelerazione “bruciante” che regala il motore elettrico.
In modalità “power” si raggiungono molto facilmente i 49km/h soglia dove il limitatore della centralina entra in funzione ed il motore tende a frenare per mantenerla e non superarla.
Altra peculiarità della nuova nata di casa Piaggio è il recupero dell’energia cinetica in rilascio.
Il funzionamento è molto semplice: appena si rilascia il gas il motore si trasforma in generatore andando ad utilizzare l’energia cinetica contenuta nel movimento della ruota trasformandolo in energia elettrica che ricarica la batteria, tutto ciò fa frenare la Vespa. Raramente ho utilizzato i freni dato che praticamente frenava da sola (non in maniera brusca, ovviamente).
Ho trovato veramente utilissima la connettività Bluetooth fra Vespa e smartphone. In caso di chiamata effettuata o ricevuta appare sul cruscotto il nome della persona che sta o si sta chiamando. Inoltre è possibile combinare l’utilizzo anche dell’interfono del casco per poter parlare al telefono senza doverci fermare.
Come si comporta?
L’utilizzo è semplicissimo, la Vespa è molto versatile e la guida in città è di un divertimento senza uguali. Appena si esce fuori dalla città, però, si soffre la mancanza di velocità ma allo stesso modo di un 50cc tradizionale (con i fermi ovviamente).
Non è una Vespa da viaggio: l’autonomia col passeggero sempre in modalità “power” è di circa 60/65km. Il tempo di ricarica utilizzando la corrente di casa è di circa 4 ore. Utilizzando le colonnine a ricarica rapida l’attesa scende a meno di 3 ore.
Al parcheggio si comporta allo stesso modo delle sorelle Primavera e Sprint, con un sotto sella che può contenere (a fatica) un casco integrale ed il bauletto nel retro dello scudo dove possono trovare riparo piccoli oggetti.
La differenza è nella forma della sella, infatti ha un piccolo smusso sul guscio inferiore di plastica, il quale serve per far passare il filo della ricarica ed allo stesso momento chiudere la sella.
Dopo un weekend dove ho percorso circa 130km con Vespa Elettrica, posso dirmi molto contento e soddisfatto della prova. La guida è piacevole e non si sente assolutamente la mancanza del motore termico.
In città rasenta la perfezione in quanto può viaggiare ovunque senza problemi di blocco per inquinamento e soprattutto può viaggiare agilmente grazie alla sua grande accelerazione. Altro punto a favore è che il motore non necessita di manutenzione, quindi un bel risparmio.
La Comprerei?
No. Almeno non adesso; anche se sono rimasto molto contento non la comprerei perchè ancora non soddisfa la mia necessità di percorrere kilometri.
Sicuramente la tecnologia nel campo della “mobilità elettrica” ha fatto passi da gigante ed è sulla buona strada. Il motore è incredibile, però è come fabbricare una super car con un serbatoio da 5 litri. Piaggio deve assolutamente migliorare l’autonomia complessiva della Vespa per assicurarsi davvero tanta clientela. Questo ha bisogno ancora di investimenti e tanto lavoro da parte di chi lavora nel reparto “Ricerca & Sviluppo”.
Ad ora sicuramente è molto indicata per chi abita nelle città ed ha bisogno di spostarsi all’interno di esse.
Detto questo, ringrazio ancora la Concessionaria Piaggio Motorteam di Pisa per avermi dato l’opportunità di provare Vespa Elettrica.