Tribunale di Torino: “Vespa opera di design industriale”
Il Tribunale di Torino, il 6 Aprile 2017, con una sentenza storica ha definito la “Vespa opera di design industriale, e come tale va tutelata”.
La vicenda
Ma andiamo all’inizio di tutta questa storia; più precisamente nell’ormai lontano 2013, al salone del motociclo EICMA di Milano.
La Guardia di Finanza sequestrò alcuni modelli di scooter di sette aziende cinese; fra le quali la Wangye Power e la Zhejiang Zhongneng Industry Group, accusata di aver palesemente copiato alcuni modelli Vespa fra cui anche la nuova (all’epoca) Vespa Primavera.
L’accusa di contraffazione, mossa da Piaggio verso la Wangye Power, passa prima dal Tribunale di Varese. Il quale, il 25 Luglio 2014, da ragione ai cinesi, restituendo loro anche i modelli contraffatti.
Ma Piaggio non si è data per vinta e con la sopracitata sentenza del Tribunale di Torino, vince la causa contro la Zhejiang Zhongneng Industry Group; proclamando il loro scooter contraffazione sia nello stile sia nel nome, infatti lo scooter porta il nome di Ves, molto simile alla parola Vespa.
I cinesi di tutta risposta hanno citato in causa Piaggio. Volendo provare che il loro modello non si tratta di un’imitazione e che la sua concezione e produzione non ha, secondo loro, preso spunto in nessun modo dalla Vespa. Per difendersi, Piaggio ha precisato il modello dal quale l’azienda cinese ha preso più che uno spunto: la Vespa LX del 2005.
La sentenza del tribunale
I giudici quindi hanno confermato la vittoria di Piaggio. Dichiarando che Vespa, con tutti i suoi modelli passati presenti e futuri, è un’opera di design industriale, icona del Made in Italy. Per questo va protetta da ogni tentativo di contraffazione da parte di chiunque.
I cinesi hanno voluto provare a clonare un mito, gli è andata male, per fortuna oserei dire, però vanno ringraziati: hanno contribuito a rafforzare il mito di Vespa, ora riconosciuto anche dalla Legge Italiana!
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