Storia della Vespa PK: rivalutazione di un’incompresa
La storia della Vespa PK ha inizio negli anni ’80, un decennio segnato da cambiamenti sociali e culturali significativi. Con l’obiettivo di offrire un’opzione più moderna e accessibile ai consumatori, Piaggio ha introdotto la Vespa PK nel 1982; disponibile nelle cilindrate di 50cc e 125cc.
Una PX in miniatura
La sigla “PK” sta per “Piaggio” e “Kompact”, sottolineando le dimensioni compatte e la praticità di questo modello; l’idea era quella di riproporre il grande successo del classico “Vespino” ma con le linee moderne che stavano facendo la fortuna della Vespa PX. Infatti, una delle caratteristiche distintive della Vespa PK è il suo design snello e minimalista. Dalla PX ha ereditato anche le frecce e, più avanti con l’uscita della PX “Elestart”, l’avviamento elettrico.
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Soluzioni innovative
La Vespa PK è stata la prima ad avere a bordo l’indicatore del livello di miscela nel serbatoio, un gadget avveniristico all’epoca per uno scooter. Rispetto ai modelli precedenti presenta un telaio alleggerito in acciaio, che la rendeva agile e maneggevole nel traffico cittadino.
Inoltre la Vespa PK, nella sua versione “Automatica” è stata la prima ad essere dotata di un sistema di trasmissione a variatore continuo, noto come “CVT” (Continuously Variable Transmission), che semplifica la guida e la rende adatta anche ai conducenti meno esperti. Questo, negli anni, ha spalancato le porte a tutti i produttori mondiali di scooter che hanno così adottato la stessa soluzione, a dimostrazione che Vespa da sempre è all’avanguardia.
La rinascita di un’incompresa
La storia della Vespa PK, purtroppo, non seguirà gli sfavillanti successi commerciali della Special prima e della PX durante, questo perché si stava entrando nei cupi anni ’90 quando Vespa passò il decennio più buio della sua storia, sfociato nella nascita della “Cosa”: un mezzo che si vergognava quasi di chiamarsi Vespa.
La maggior parte dei modelli venduti sono i motorizzati 50cc, chi sceglieva la cilindrata 125cc virava con assoluta determinazione verso la più collaudata PX; questo col passare degli anni ha portato quasi a dimenticare l’esistenza di questo modello.
Da qualche anno, però, Vespa PK sta vivendo il suo riscatto: se gli adulti, che negli anni ’70/’80 erano 14enni, cercavano le Special contribuendo a farle arrivare a dei valori da capogiro, i 14enni di oggi preferiscono di gran lunga le incomprese PK grazie al loro valore minimo e l’infinita possibilità di personalizzazione.
Questo fenomeno ha contribuito a far impennare i prezzi della PK, se fino ad una decina di anni fa se ne portava a casa una perfetta con massimo 500 euro, oggi con la stessa cifra forse se ne riesce a trovare una da restaurare completamente!
Un riscatto inaspettato di un modello negli anni tanto bistrattato.