Rimettiamo in strada una Vespa PK! – pt.2
Ci siamo lasciati con la lista della spesa per la nostra Vespa PK 50XL del 1986; in questo articolo vi racconto com’è andata avanti la “missione” di rivitalizzazione del Vespino.
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Opere di “bonifica”
Il primo passo è stato quello di risolvere il problema del buco sulla pedana; la ruggine aveva fatto purtroppo il suo lavoro di distruzione della lamiera e l’unico modo per provvedere è stato quello di tagliare e “rattoppare”.
Abbiamo portato la Vespa da un amico lattoniere e saldatore che, con pazienza e accortezza, ha tagliato la parte “marcia” della lamiera pulendo la zona dalla ruggine. Fatto ciò ha preso una lamiera dello stesso spessore dell’esistente e ha iniziato a formarla per andare a risanare la parte tagliata saldandola.
Un lavoro certosino in quanto effettuato a Vespa “montata” e non portata a solo telaio, in una zona delicata data la vicinanza di tutto il meccanismo ed il cablaggio del pedale del freno.
Finita l’opera, il lattoniere si è dedicato a sistemare le altre imperfezioni così da consegnarci il Vespino pronto per la verniciatura.
Cambio gomme
La PK montava due gomme “di cemento” su cerchi messi abbastanza male ma sani. Abbiamo preso 3 gomme Michelin S83 ed un cerchio scomponibile originale. Se vi ricordate la ruota di scorta mancava.
Accompagnati da migliaia di imprecazioni, abbiamo “scoppiato” i due cerchi che erano sotto la Vespa per smontare i copertoni “di cemento”. Per la vecchia gomma CEAT montata dietro è stato necessario tagliarla perché smontarla normalmente era impossibile.
Una volta scoppiati i cerchi li abbiamo carteggiati e riverniciati, poi abbiamo montato le gomme su tutti e tre i cerchi.
La corrente: poco amore, tanto odio
Ho sempre avuto un cattivo rapporto con la corrente elettrica, la fuoriuscita di un problema del genere mi terrorizza. La nostra PK non ne voleva proprio sapere di “sfrecciare”, nessuno doveva sapere se va a destra o a sinistra.
La prima cosa che controllo sono le lampadine e vedo che sono di diverso “wattaggio” l’una con l’altra, quindi ne prendo 4 uguali come da libretto e le monto. Senza risolvere. Allora controllo tutti i portalampade e trovo dell’ossidazione su alcuni contatti; pulisco tutto e rimonto. Ancora nulla. Ultima spiaggia il relè dell’intermittenza e noto che è bruciato; cambiando il relè tutto si risolve. Per fortuna.
Verniciatura!
Sistemate le frecce è arrivata l’ora della verniciatura: abbiamo smontato tutte le parti “semplici” e coperto ad arte il resto. La filosofia di questo “restauro” è quella di fare un Vespino casereccio, che non avesse l’obbiettivo di essere perfetto.
Il portapacchi l’ho smontato totalmente, carteggiato e riverniciato, inoltre ho sostituito tutti i bulloni di fissaggio con dei nuovi.
Il Vespino è stato verniciato col suo rosso originale e devo dire che il risultato non è per niente male avendolo verniciato nella modalità peggiore possibile: all’aperto e con un compressore relativamente piccolo. Si, certo, è risultato leggermente opaco in alcuni punti, però non mi dispiace.
Un encomio speciale a Chiara, che con una “spina” di istrice ha ripassato di bianco i numeri delle marce sul manubrio.
A che punto siamo?
La nostra Vespa PK 50XL è stata rimontata, a livello estetico manca solo un bel coprisella bianco col nostro tricolore che arriverà a breve.
Per la meccanica, è stato cambiato l’ammortizzatore anteriore con uno nuovo; mancano tutti i lavori sul motore che dobbiamo ancora decidere come fare. L’idea è quella di mettere su strada un Vespino dalla guidabilità godibile ma soprattutto affidabile. Vedremo…