Patente per la Vespa, quale prendere?

Prendere la patente è un impegno costoso ma obbligatorio per chiunque voglia mettersi alla guida di un mezzo su strada (ad esclusione ovviamente della bicicletta), quindi è consigliabile avere un’idea completa di come funzioni.

Quali sono le tipologie di patente?

Ma andiamo con ordine, la patente “AM” è il vecchio “patentino”, si può prendere al compimento del 14° anno di età; essa prevede l’esame sia teorico che pratico su strada e consente la guida di soli mezzi di cilindrata massima 50cc (equivalente a 4Kw se motore elettrico) oppure le famose “microcar”.

Quindi in ambito vespistico i possessori del “patentino” potranno guidare i “Vespini” di 50cc.

Dopo la “AM” c’è la patente “A1” la quale è conseguibile dal compimento del 16° anno d’età, prevede anche questa l’esame teorico e pratico e consente di guidare motocicli fino a 125cc con potenza massima di 11Kw e tricicli con potenza massima di 15Kw oltre che tutti i mezzi consentiti dalla “AM”.

Parlando di Vespa con la “A1” si possono guidare tutte le Vespa fino alla cilindrata 125cc.

A 18 anni è possibile prendere la “A2”, se si è in possesso della “A1” (o “B”) si svolgerà col solo esame pratico, altrimenti sarà obbligatorio superare anche l’esame teorico, con questa licenza è possibile guidare le moto con potenza fino a 35Kw senza limiti di cilindrata. come la “A1” consente di guidare tutti i mezzi consentiti sia dalla “AM” sia appunto dalla “A1”.

Quale patente serve per guidare tutte le Vespa?

Quindi con la “A2” è possibile guidare ogni tipo di Vespa esistente dato che la più potente sul mercato, la Vespa GTS 300, dispone di “solo” 16Kw di potenza.

Con la patente “B” che conosciamo tutti, abbiamo il diritto di guidare i mezzi consentiti dalla patente “A1”, quindi fino a 125cc e 11Kw di potenza.

Questo è quello che la legge dispone, i giochi cambiano se avete conseguito le vostre patenti prima degli ultimi aggiornamenti, infatti per chi ha conseguito la “A” prima del 1988, la “B” prima del 1985 e la “A1” prima del 1999 equivalgono all’odierna patente “A” cioè consente di guidare qualsiasi mezzo a due ruote senza nessun limite.

LEGGI ANCHE: La patente italiana vale all’estero?

Maggiori informazioni sul Portale dell’Automobilista.