Mezzo secolo rincorrendo il Mondo – Recensione
“Mezzo secolo rincorrendo il Mondo – nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto” (YouCanPrint, 568 pagine) può essere considerata l’“Opera Omnia” di Giorgio Càeran. Il suo ultimo libro, il più completo e denso di aneddoti che gli sono capitati nei suoi viaggi. Il racconto di una vita riportato fedelmente nero su bianco.
Il viaggio come stile di vita
Fin dalla giovinezza, per Giorgio, era impossibile abituarsi alla quasi inevitabile routine alla quale la vita ci condanna. Quindi ha iniziato a viaggiare, addirittura licenziandosi dal lavoro quando il datore non gli accordava dei permessi speciali non retribuiti.
Iniziò a fare del viaggio il suo stile di vita, viaggiando in tutti i modi possibili fin anco viaggiando in Vespa; iniziando con una stoica Vespa 200 Rally che lo ha accompagnato a Capo Nord nel ’76 ed in India nel ’77-’78. I primi lunghi viaggi di una lunghissima serie durata 50 anni: “Mezzo secolo rincorrendo il Mondo”, appunto.
L’avventura in India, in particolare, fu la prima veramente impegnativa: 334 giorni in sella passando dalle zone storicamente “calde” del pianeta come l’Iran e l’Afghanistan. Più di 23 mila km in sella a cavallo fra l’Agosto 1977 ed il Luglio 1978. Uno stile di viaggio che mal si sposa con il lavoro, ecco che nasce la necessità di licenziarsi andando contro tutto e tutti, giusto per seguire la “Stella Polare” del viaggio.
Dal gelo al caldo torrido
Nei 10 lustri in viaggio, Giorgio, non si è fatto mancare nulla andando sempre a cercare le zone del Mondo più profonde e poco conosciute allora (ma tante tutt’oggi) come il raggiungere la Patagonia e la Terra del Fuoco macinando km in autostop o attraversare l’infido Deserto del Sahara su veicoli più disparati. Il Sud America lo ha accolto anche fra le acque dei maestosi fiumi dell’Amazzonia a bordo di battelli che a malapena stavano a galla, sui picchi delle Ande in Bolivia ed in Perù ed un’esperienza incredibile negli angoli più nascosti del Cile. Anche l’Africa non è stata avara di emozioni ed avventure; oltre al Sahara, Giorgio, ha conosciuto il Madagascar e la “miracolata” rete dei trasporti della zona subsahariana del Continente.
Nei suoi viaggi si respira la gioia del traguardo ma non mancano anche i momenti di difficoltà come l’incidente occorso nel viaggio verso Capo Nord.
Questa è solo una piccolissima carrellata dei luoghi di viaggio narrati; non basterebbero 10 articoli per raccontare ogni sfaccettatura di questo enorme e personalissimo “mosaico del Mondo” costruito e raccontato da Càeran.
La persona oltre al viaggio; un libro contagioso
Mi ritrovo nella descrizione che l’Ing. Riccardo Costagliola, Presidente della Fondazione Piaggio, ha scritto di Giorgio Càeran nella sua prefazione. Leggendo questo libro “… è possibile scoprire tutta la passione di uno spirito libero, di un uomo schivo, curioso e avventuroso che ha fatto del viaggio una delle sue ragioni di vita.”
Nei viaggi di Giorgio si percepisce la sua curiosità nello scoprire ogni particolarità degli usi e costumi delle popolazioni che incontra; si sofferma su questo dando al lettore la possibilità di percepire quello lui stesso ha provato.
Nei racconti all’interno di quest’opera si va a toccare l’anima del lettore che, in una sintonia del tutto particolare, si collega all’anima del viaggiatore protagonista. Si sentono quasi i rumori e gli odori dei luoghi che Càeran narra.
“Mezzo secolo rincorrendo il Mondo – nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto” risulta un libro “contagioso”; leggendolo viene voglia di lasciare tutto e partire. Dare una pedalata alla Vespa, per chi ce l’ha, e andare alla ricerca di angoli inesplorati del nostro sferico pianeta!
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Giorgio Càeran possiede il suo blog, scoprilo a questo link!
Foto corpo articolo prese dalla pagina Facebook di Giorgio Càeran