La Vespa non si scorda mai – Recensione
“La Vespa non si scorda mai” è il titolo di un libro (Erga edizioni, 206 pagine) “polisensoriale”; una raccolta di racconti che si possono leggere, vedere e ascoltare.
Questa edizione è edita in occasione dei “Vespa World Days 2024” di Pontedera, infatti all’interno si possono leggere i racconti sia in italiano che in inglese; ogni pagina scritta in italiano ha al suo fianco la stessa pagina tradotta in inglese. Ottimo anche per studiare quella che è la lingua più parlata a livello mondiale!
Un’opera scritta a quattro mani
Paola Scarsi la conosciamo: autrice de “La prima Vespa non si scorda mai”, già recensito su questo blog. Per questo volume si è fatta affiancare da Eugenio Leone: persona poliedrica che ha fatto di Pontedera e della Toscana la sua terra adottiva.
Da anni impegnato nella promozione del territorio e della Vespa dal 2014 riveste una carica importante nell’Associazione “Città dei Motori” ed inoltre è rappresentante del Vespa Club Pontedera. L’arrivo dei “Vespa World Days 2024” lo si deve anche al suo meticoloso ed instancabile lavoro.
Nell’unire i vari racconti presenti nel libro, Paola si è occupata dei Vespisti “oltre confine” mentre Eugenio si è concentrato sui Vespisti “nostrani”; l’idea trasmessami è quella di trasportare il lettore dalla Vespa provinciale a quella internazionale, come la storia di un calciatore che dal campetto dietro casa finisce a giocare nei più importanti stadi del Mondo.
La “polisensorialità”
Anche “La Vespa non si scorda mai” è definito “polisensoriale”. La casa editrice Erga ha giustamente voluto continuare il percorso sulla strada dell’interazione della sostenibilità risparmiando l’utilizzo di carta ed inchiostro per stampare le varie fotografie che si possono vedere tramite l’app “Vesepia”.
Il funzionamento è il medesimo: inquadrando i codici QR stampati in fondo ai racconti, con l’app, si possono vedere foto e/o video oppure sentire degli audio.
Tutto ciò amplia l’esperienza ludica del libro stesso, dona ad esso una “dimensione” diversa facendo quasi toccare con mano il racconto che si sta leggendo.
Un insieme di racconti Vespistici
La lettura inizia con un personaggio di tutto rispetto: Matias Bergoglio; il cognome potrebbe già suggerirvi un collegamento ma vi aiuto, è proprio il nipote di Papa Francesco! Legatissimo all’Italia sia per le origini della sua famiglia sia perché per un’azienda italiana Matias lavora, ha avuto l’occasione di conoscere il Mondo Vespa e se n’è innamorato.
Nel libro ci sono anche i racconti di due giganti della storia di Vespa: Giuseppe Cau, purtroppo scomparso qualche giorno fa, e Gianfranco Gemmi.
Cau, originario della Sardegna ma toscano di adozione, è stato una leggenda delle corse in Vespa, consacrato con la mitica “Sei Giorni” del 1951 accompagnato dal suo magico numero 94. Ha fatto anche parte della Squadra Acrobatica Piaggio insieme fra gli altri ai compianti Enzo Luperini ed Ilo Lorenzetti.
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Anche Gemmi ha fatto parte della Squadra Acrobatica ma, il suo contributo alla storia Vespa, è soprattutto dovuto ai milioni di km macinati in sella come collaudatore; i nuovi progetti passavano tutti dalle sue mani e lui doveva sentire eventuali pregi e difetti della nuova nata. Un compito fondamentale!
Questi sono solo alcuni dei personaggi racchiusi in questo insieme di racconti e vi assicuro che sono uno più interessante dell’altro.
Una lettura più che consigliata
Tanti racconti in un racconto solo; “La Vespa non si scorda mai” è una lettura che ricalca lo stile de “La prima Vespa non si scorda mai”. Grazie a questi racconti si può capire come e perché la Vespa è diventata più che un semplice scooter ma un simbolo di libertà e di riscatto per Pontedera e non solo!
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