In Vespa fra Toscana e Umbria

In Vespa fra Toscana e Umbria – pt.1

In questa nuova collana, vi racconterò il viaggio, mio e di Chiara, in Vespa fra Toscana e Umbria. Un viaggio nato quasi per caso all’inizio dell’anno.

Tutti gli anni, appena esce il calendario dei Raduni, cerchiamo sempre di organizzare il nostro personalissimo calendario così da decidere a quale partecipare. Quest’anno abbiamo pensato di partecipare a quello organizzato dal V.C. Chianciano Terme e sfruttare l’occasione per scoprire l’unica “porzione” di Toscana dove ancora non avevo mai messo le ruote della “mai doma” PX. Qualche giorno di inizio Agosto da passare fuori: unico vincolo trovare un alloggio con garage per non lasciare la Vespa fuori.

La scelta ricade su un piccolo alloggio in Umbria, a pochi km dal confine con la Toscana; quindi perché non esplorare anche un angolo umbro? Si preannuncia una vacanzetta molto “gustosa”.




Vespa asciutta e bagnataPartenza bagnata, partenza fortunata..?

Dopo un mese senza una goccia di pioggia, le previsioni meteo erano impietose: piogge con possibilità di forti temporali al sud della Toscana. “Ma dai, spesso dicono una cosa e poi succede l’esatto opposto…”, un’ottimismo che somigliava di più ad un autoconvincimento.

Il nostro viaggio in Vespa fra Toscana e Umbria inizia nella tarda mattinata di Venerdì 4 Agosto, da Ponsacco (PI). Dopo aver caricato come un camion la Vespa, metto le ruote verso Sud-Est e ingrano la prima; si parte, ci aspettano circa 175km!

Il programma prevedeva tutta una tirata fino a Siena dove ci saremmo fermati per pranzare; questa prima tratta scorre via veloce passando sotto Volterra per poi tuffarci nella Val d’Elsa attraversando l’antico paese di Colle Val d’Elsa e lambendo l’antichissima cinta muraria fortificata di Monteriggioni; siamo già in Provincia di Siena.

Proprio a Siena, in zona “Scotte” ci fermiamo per la sosta. Pranziamo con un occhio al cielo ed uno al telefono, il satellite riporta pioggia proprio sul nostro percorso ma leggera e, soprattutto, in spostamento verso sud; siamo tranquilli anche se il sole ancora non si era mai fatto vedere.

Ripartiamo da Siena in direzione di Arbia (SI); dopo pochi km la pioggia che sembrava spostarsi verso sud, inizia a farsi vedere sulla mia visiera. Poche gocce, ma quello è il segnale.

Chiara, piove!

Al segnale mi fermo nel primo punto utile, dobbiamo indossare la tuta da acqua. Sembra comunque una pioggerella passeggera ma “per non saper ne leggere ne scrivere” ci vestiamo a dovere e proteggiamo i bagagli con un telo ed una busta di plastica.

Ripartiamo e, dopo 2 curve, quella che sembrava una pioggerella passeggera diventa un temporale con tanto di tuoni e fulmini caduti a pochi metri da noi. Ormai siamo in ballo, balliamo. Infatti ci trovavamo in aperta campagna e non c’erano punti adatti per ripararsi.

Io ho un “problema” quando guido sotto la pioggia: mi diverto il doppio. Che sia alla guida dell’auto o della Vespa, quando piove mi esalto, come se l’adrenalina prendesse possesso di me; tutti i sensi si allertano al 100%, pronti ad ogni evenienza.

Con la visiera che tendeva ad appannarsi (benedetto “pinlock” che non ho…) e la pioggia che continuava ad essere molto insistente, arriviamo ad Asciano (SI) dove decido di fermarmi sotto un riparo sicuro; questo perché iniziavo ad avere timore della grandine che, se ci avesse presi sulla strada, sarebbe stato un disastro.




Tuta antipioggia VespaArrivo a destinazione!

Quando la pioggia ha iniziato ad attenuarsi, siamo ripartiti per l’ultima parte della tappa. Lasciamo la Toscana ed entriamo in Umbria in loc. Fornacelle (PG); dopo pochi km arriviamo in località I Guidonami, frazione di Porto (PG), qui è segnata la fine della tappa perchè abbiamo raggiunto quello che sarà il nostro “nido” per i prossimi giorni.

Scarichiamo la Vespa e, con sorpresa, scopriamo che lo zaino messo davanti e coperto con un telo che sembrava impermeabile era totalmente impregnato d’acqua. Proprio lo zaino con i caricabatterie dei vari devices ed altri oggetti elettronici!

La pioggia non ci ha mai abbandonato per tutto l’ultimo tratto e non ci abbandonerà fino alla mattina del sabato… che vi racconterò nel prossimo articolo!

Qua troverete la traccia della prima tappa!

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Matteo Becuzzi

Ciao, sono un ragazzo di 28 anni con una passione sfrenata per i motori, in particolare per la Vespa, mia compagna di avventure dal 2012. Ho anche un debole per la Ferrari, ma questa è un'altra storia...