I “miei” Vespa World Days
E’ difficile spiegare a parole cosa è stato per me questo evento; i “miei” Vespa World Days sono stati un insieme di emozioni che credo difficilmente potranno essere replicati. Avere un evento di portata mondiale “sotto la finestra di casa” è stato a dir poco strepitoso. Ma andiamo con ordine.
21 Ottobre 2023
“Vespa World Days 2024 dal 18 al 21 Aprile, approvato dall’Assemblea del World Club, a Pontedera!“.
Un fulmine a ciel sereno, questo messaggio inviato dal Segretario del V.C. Valdera sulla nostra chat ha ovviamente acceso l’entusiasmo di tutti. Centinaia di messaggi agli amici, per avvertirli che il “Popolo Vespista” si riverserà sulle strade di casa nostra, accompagnano la crescente voglia di esserci a far si che questo sia “il raduno dei raduni”.
I mesi che separano la notizia dal raduno sono densi di riunioni, ricerca delle informazioni e tentativi di organizzare tutto al meglio. Nel mio piccolo ho gestito le iscrizioni al World per i soci del Valdera; il 10 Gennaio c’è stato il click day ed io in perfetto orario ho “infilato” sul portale tutti i nomi dei partecipanti. Fortunatamente per me tutto è filato liscio e sono riuscito a gestire la cosa abbastanza facilmente.
Fra messaggi, organizzazioni e riunioni arriviamo al 18, quando la festa prende il via.
Giovedì: primo assaggio
Giovedì 18 c’è stato il primo assaggio dell’evento. A Ponsacco ho aspettato e fotografato il tour che da Pontedera portava a Lari e a Casciana Terme; questo giro è stato “staffettato” anche da alcuni soci del V.C. Valdera.
Poi, finalmente, insieme a Chiara sono andato a Pontedera e l’atmosfera si è rivelata fin da subito splendida: nel parcheggio del Village c’erano già tante Vespa ed i Vespisti iniziavano ad andare a ritirare pass e kit gadget. Io, col pass già ritirato il martedì, sono andato direttamente a ritirare il kit gadget; tutto perfetto a parte la maglietta che mi dicono essere esaurita. Poco male, riproverò il giorno dopo.
Usciti dal Village, andiamo in centro e troviamo Pontedera totalmente “vestita a Vespa”. Uno spettacolo magnifico: ogni negozio ospitava una Vespa nella sua vetrina, accompagnata da una targhetta dove si spiegava il modello e, per i negozi di abbigliamento, dei manichini vestiti a tema. Meravigliosa la vetrina di “Rinascimento” con una Vespa “Farobasso” e due manichini di donna elegantissimi.
Venerdì a Volterra
La mattina del Venerdì, per lavoro, dovevo andare a Volterra. Visto che in concomitanza c’era il tour organizzato con partenza da Pontedera, ho deciso di andare in Vespa. Non volevo imbucarmi nel tour quindi con Chiara sono partito prima di loro, per la strada di Volterra ho trovato comunque tantissimi Vespisti che in autonomia avevano deciso di andare nella città etrusca.
Arriviamo a Volterra e parcheggio la Vespa in piazza Martiri della Libertà. Questo angolo di Volterra riserva sempre una visuale strepitosa dalla Valdarno fino al mare, addirittura si vedeva la Corsica!
Vado nel palazzo comunale nella sempre bellissima Piazza dei Priori, faccio le mie commissioni e da li la mia settimana lavorativa è finita. Solo Vespa, poi lunedì si vedrà.
Aspettiamo l’arrivo delle prime Vespa del tour e poi ripartiamo verso Pontedera, al Village, per “assaporare” l’atmosfera e per capire se le magliette erano arrivate. Arrivati a Pontedera vediamo che tanti Vespisti iniziavano ad arrivare ed il parcheggio si stava pian piano riempiendo! La questione magliette, invece, rimaneva nebulosa: era arrivato un nuovo stock ma già finito. Se ne riparla sabato, nessun problema.
All’ora di pranzo mi scrive su Instagram un Vespista di Enna, mio follower, che mi dice di star per sbarcare a Livorno e che poi, insieme al suo gruppo si sarebbe diretto a Pontedera. Ci accordiamo per vedersi al Village.
Verso le 17, insieme a Luca (un amico d’infanzia e neo-Vespista) torniamo al Village e facciamo un giro “più approfondito” per scuriosare fra gli stands e, soprattutto, per dare un’occhiata alle Vespa parcheggiate. Quelle dei tedeschi sono incredibili! Motori potentissimi montati su delle Vespe dall’aspetto aggressivo e ognuna diversa dall’altra. I “crucchi” sono pazzi, mi viene da dire con un sorriso.
Scambio la fascia con un Vespista di Francoforte e con una Vespista californiana; poi, poco dopo arriva Bruno, il Vespista di Enna. Presentazioni di rito e anche con lui facciamo lo scambio della fascia. Mi ha fatto molto piacere conoscerlo e spero un giorno di poter andare io a visitare la sua bella Sicilia!
Sabato: Vespa Parade!
I “miei” Vespa World Days proseguono col sabato. La giornata centrale dell’evento, il giorno della parata!
Insieme ai ragazzi del V.C. Valdera ci troviamo in Piazza Valli a Ponsacco di prima mattina e tutti insieme partiamo alla volta del Vespa Village a Pontedera. Avevamo proprio voglia di fare gruppo!
Arriviamo a Pontedera e, per primissima cosa, mi sono fiondato al desk gadget: finalmente ricevo la maglietta! Però la “legge del contrappasso” è chiara: cosa ricevuta = cosa negata, ed in questo caso ci viene negato il sole. Un temporale si scatena su Pontedera, giusto per spaventarci con l’idea di farci una parata “bagnata”.
Per fortuna, però, mentre ci allineiamo su Viale Italia in attesa del via, le nubi magicamente si diradano e pian pianino tornava a splendere il sole.
Quello che è stata la parata ve lo racconterò in un articolo dedicato, troppo bella ed emozionante per descriverla in 3 righe.
Appena tornati a Pontedera, giusto il tempo per spegnere la Vespa, che subito ricomincia a piovere. Tutto preciso al secondo, pazzesco.
La giornata del sabato prosegue col pranzo al Village, dove c’era un’aria di festa vera: un’atmosfera gioiosa a ritmo di musica. Qua scambio la fascia con una ragazza del Vespa Club Messico! Poi vengo fermato da due ragazzi del V.C. Rovereto (TN) che seguono i miei articoli, mi ha fatto tanto piacere! Dopo pranzo torniamo a casa per riposarci un paio d’ore, giusto per essere pronti per la cena che abbiamo fatto di nuovo al Village, utilizzando la “Gold Card”.
Domenica di chiusura
L’ultimo giorno de i “miei” Vespa World Days l’ho preso “con calma e filosofia”. Quattro giorni volati come fosse stato uno solo: provavo emozioni contrastanti fra la gioia di quel che è stato e la tristezza che fosse già finito, o quasi.
Vedere casa nostra invasa da migliaia di Vespa è stato entusiasmante; tantissime persone che condividono lo stesso amore, la stessa passione per questa piccola creatura di lamiera che proprio qui è nata e ha mosso i suoi primi passi.
L’evento si chiude con una “miniparata” all’interno dello Stadio Mannucci di Pontedera salutati dagli ultras Pontederesi e dalla squadra. La degna chiusura di un evento eccezionale che non dimenticherò mai.
Grazie Vespa. Solo te potevi.
E a te, Luciano, so che sarebbe piaciuto esserci. Ma so anche che, in qualche modo, ci sei stato.