Dalla Brianza a Saint Tropez, il viaggio di Francesco
Francesco, un ragazzo di 35 anni, originario di Genova ma trasferitosi in Provincia di Monza Brianza, è il protagonista di questo articolo. Insieme alla sua PX ha compiuto un viaggio dalla Brianza a Saint Tropez, per un totale di 1000 km in 8 giorni.
Ho seguito il suo viaggio attraverso le sue “foto-diario” postate ogni giorno su Instagram, sulle quali ogni volta mi taggava. Da li abbiamo iniziato a parlare e ho voluto raccontare la sua storia sul mio blog. Ci siamo sentiti per telefono e mi ha raccontato che da buon genovese (la Piaggio è nata proprio a Genova) ha sempre avuto la passione per la Vespa, anche grazie a suo padre il quale ha avuto due Vespa. Una purtroppo gli fu rubata, mentre l’altra, una Primavera 125 blu, è stata venduta (con suo grandissimo rammarico).
La Vespa protagonista
La Vespa protagonista di questo viaggio, Francesco, l’ha comprata nuova nel 2007. Una PX150 dotata di freno a disco anteriore, miscelatore e marmitta catalitica. Fin da subito ha pensato a percorrere la Costa Azzurra in sella della PX, dopo 10 anni è riuscito finalmente a coronare questo suo piccolo sogno.
Partendo da neofita, avendo utilizzato la Vespa solo per il tragitto casa – lavoro negli anni, per prima cosa si è voluto informare per come compiere questo viaggio, le cose da fare e gli oggetti da portarsi con se. Cercando su Google si è imbattuto nel mio blog e leggendo i miei articoli, a detta sua e ciò mi rende veramente orgoglioso, si è preparato adeguatamente per la partenza.
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Finalmente la partenza!
Partenza che è avvenuta dalla Brianza il 2 settembre, dopo una pioggia torrenziale; “partenza bagnata, partenza fortunata”. Ha imboccato l’Autostrada fino a Sanremo, passando da Genova a salutare i genitori. Sulla foto del primo giorno che si trova sul suo profilo Instagram si legge “Viaggiare con la Vespa rende tutto più a portata di sguardo”, questa frase se la porterà con se fino alla fine del viaggio. Alla velocità ridotta che si tiene guidando una Vespa, si possono ammirare tutti i particolari di ogni paesaggio circostante, provando così un’emozione unica.
Un giro a Monaco
Il secondo giorno da Sanremo ha preso la Statale Aurelia fino a Ventimiglia, confine Italia – Francia. Da li si è diretto a Mentone, città “da perfette case in stile Instagram ed edifici futuristici” scrive lui sulla consueta foto del giorno. Successivamente fa tappa nel Principato di Monaco, dove la ricchezza viene ostentata ad ogni angolo. Lì si concede qualche curva del circuito di Formula 1, compreso il tunnel, il quale lo descrive come strettissimo e sembra quasi impensabile che da li ci passano bolidi a 250 km/h, quindi l’affermazione dei piloti “guidare a Monaco è come andare velocissimo con la bicicletta in casa” si dimostra sempre più vera.
Dopo Monaco, Francesco, imbocca la “Moyenne Corniche” fino a Nizza, passando dal borgo medioevale di Ezè; la città di Nizza la descrive come molto simile a Genova come concezione di estetica e di cibo, Nizza era una città italiana e passandoci un pò di tempo ci se ne rende conto.
Alla ripartenza da Nizza si reca nel borgo di Saint Paul de Vence, situato un pò più verso l’entroterra dietro la città di Nizza, dove le persone giocano ancora a “Petanque” (specialità del gioco delle bocce, nata in Provenza) in piazza; famosa di questo borgo è la sua ceramica lavorata a mano da esperti artigiani.
La PX ha un nome!
Dopo di chè, Francesco, riparte verso il mare in direzione del paese di Antibes, città appunto di mare, con spiagge dorate, lussuosi yacht ed un mercato vivo sia di giorno sia di sera; qui trascorre la notte. In questa giornata la Vespa di Francesco è stata battezzata, si chiama Isotta!
Il giorno seguente, il 4° del suo viaggio, Francesco si dirige verso Cannes, la città del Festival del Cinema: la descrive come un luogo molto scenografico fra la Croisette ed il Palais des Festivals; qui fa una sosta molto breve, è tempo per lui di percorrere il tratto di strada più bello di tutto il viaggio: la “Corniche de L’Esterel” una strada a strapiombo sul mare che passa a fianco del monte Esterel.
Francesco la percorre per 40km in 1 ora e 20 minuti, nel tratto che va da Theoule ad Antheon, la racconta come un’emozione unica: un susseguirsi di curve a “portata di Vespa” fatte a velocità ridotta così da poter ammirare ogni piccolo particolare della montagna con le sue vette rosse da una parte ed il mare cristallino dall’altra, fino a che non ha più resisitito, ha fermato la Vespa, si è messo il costume ed è sceso a farsi un bagno in quelle acque pulitissime, circondato da un paesaggio mozzafiato.
Arrivo a destinazione!
Alla fine della giornata giunge a Saint Raphael, dove si concede un pò di relax prima di arrivare alla conclusione del suo viaggio, il giorno seguente a Saint Tropez.
Originariamente un villaggio di pescatori, Saint Tropez, è diventata la meta dei VIP dopo che Brigitte Bardot ci fece visita; ha comunque mantenuto il suo stile di vita tranquillo e rilassante: seduto al cafè con la tua bevuta guardando le persone giocare a “Petanque” nella piazza del paese in terra battuta; giri lo sguardo e vedi il porto con gli yacht di persone con conti bancari di cifre con infiniti zeri, oppure la splendida e lunghissima spiaggia dorata di Pampelone.
Il giorno dopo Francesco ha iniziato il viaggio di ritorno, ma nella sua mente riecheggiava una frase di Pat Conroy “Una volta che hai viaggiato, il viaggio non finisce mai, ma si ripete infinite volte negli angoli più silenziosi della mente”; infatti sta già programmando il prossimo viaggio che, con tutta probabilità, sarà alla volta della Corsica.
Questo è il racconto del viaggio dalla Brianza a Saint Tropez di Francesco. Un Vespista che legge il mio blog, sarebbe bello creare una serie di articoli “i viaggi dei lettori”, quindi se anche voi volete che io racconti il vostro viaggio, scrivetemi su Instagram, Facebook oppure per mail all’indirizzo info@viaggiareinvespa.it!