La conosci la Vespa?

Piaggio Cosa: Innovazione e Controversie

La Piaggio Cosa, lanciata nel 1988, è uno scooter che ha segnato un’epoca, cercando di innovare la tradizione della Vespa con nuove soluzioni tecniche e un design audace. Questo modello, pur non raggiungendo il successo sperato, rappresenta un pezzo importante nella storia degli scooter anni ’80 e ’90. Scopriamo i pregi, i difetti e come è stata valutata dai Vespisti.




Innovazione e design: i punti di forza della Piaggio Cosa

Piaggio Vespa Cosa LXLa Piaggio Cosa si distingueva per il suo tentativo di approccio moderno, abbandonando le linee curve della Vespa tradizionale a favore di forme molto squadrate. Questo design futuristico puntava a conquistare una clientela giovane e dinamica ma ha finito per allontanare i Vespisti. Tra i suoi pregi tecnici, spiccavano il sistema frenante idraulico combinato (con il pedale si frenavano entrambe le ruote). Inoltre, il quadro strumenti elettronico offriva informazioni molto dettagliate, rendendola più innovativa rispetto ai modelli concorrenti dell’epoca.

Dal punto di vista delle prestazioni, la Piaggio Cosa era disponibile con i collaudatissimi motori a due tempi da 125, 150 e 200 cc ma leggermente aggiornati rispetto a quelli montati sulle PX. Aveva anche l’avviamento elettrico ereditato dalla PX “Elestart”. Tuttavia, la scelta di un design così lontano dalla tradizione della Vespa risultò un rischio e, insieme alla scelta scellerata di abbandonare il nome “Vespa” a favore del nome “Cosa”, non pagò: molti appassionati non accolsero con entusiasmo questa rivoluzione.

I difetti: perché la Piaggio Cosa non ha conquistato il mercato

Nonostante i suoi punti di forza, la Piaggio Cosa non era priva di difetti. Il peso maggiore rispetto alla Vespa classica e la carenatura ingombrante penalizzavano la maneggevolezza, un aspetto cruciale per la Vespa. Anche il comfort di guida fu criticato: la sella poco ergonomica rendeva i lunghi tragitti meno piacevoli. Alcuni utenti segnalarono problemi di affidabilità legati a guasti elettrici e al sistema frenante; inoltre i materiali peccavano di robustezza, come le plastiche della carenatura.




Raduno Vespa CosaQuesti problemi, uniti al design poco apprezzato dai puristi” della Vespa, limitarono le vendite della Cosa. Il modello uscì di produzione nel 1995, dopo soli sette anni, lasciando un’eredità controversa ma significativa. Per riavvicinare gli appassionati e non solo, Piaggio, riportò sul mercato la gloriosa Vespa PX; decretando così il flop dell’esperienza “Cosa”.

“Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa cosa lascia, non sa cosa trova…”

Un’eredità rivalutata dagli appassionati

Oggi la Piaggio Cosa è considerata un pezzo di storia, ricercata dai collezionisti di scooter d’epoca. Nei raduni dedicati alle due ruote, la sua unicità viene, seppur timidamente, apprezzata, sia per il coraggio del progetto sia per le tecnologie innovative introdotte. Per chi cerca uno scooter vintage con una storia da raccontare, la Cosa rappresenta un’opzione affascinante, quasi “esotica”.

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Foto copertina: vesparesources.com

Foto Articolo: Gruppo Facebook “Piaggio Vespa Cosa”

Matteo Becuzzi

Ciao, sono un ragazzo di 28 anni con una passione sfrenata per i motori, in particolare per la Vespa, mia compagna di avventure dal 2012. Ho anche un debole per la Ferrari, ma questa è un'altra storia...