Come si fa il rodaggio alla Vespa?
In questa guida andrò a spiegarvi come si fa il rodaggio ma non solo; vi spiegherò anche a cosa serve e cosa comporta un rodaggio sbagliato!
- Che cos’è il rodaggio?
- Come si fa il rodaggio?
- Cosa succede con un rodaggio sbagliato?
Che cos’è il rodaggio?
Il rodaggio è quella pratica che si fa quando siamo alle prese con un motore nuovo o rettificato; caduto quasi in disuso sui motori di nuova concezione era il fondamentale punto di inizio quando qualche anno fa si comprava un veicolo o motoveicolo nuovo.
Oggi, i motori che vengono montati su auto e/o moto, sono pre rodati. Grazie alle moderne tecnologie di “controllo numerico”, i costruttori riescono a tenere delle “tolleranze costruttive” precisissime, anche fino al millesimo di millimetro. Questo fa in modo che, con qualche minuto di prova al banco, gli accoppiamenti meccanici al suo interno riescono ad esprimere fin da subito la massima prestazione ed affidabilità.
Qualche anno fa, quando si costruivano i motori con macchine utensili senza l’ausilio dei computer, si tenevano delle “tolleranze costruttive” molto meno precise; pertanto il rodaggio era appunto il punto di partenza. Tutti i nostri nonni e genitori hanno rodato sia la Vespa che la moto o la macchina. Si viaggiava per i primi km con molta calma, senza tirare le marce e stando attenti ai suoni che arrivavano dal motore; seguendo alla lettera quello che il costruttore consigliava sul libretto di uso e manutenzione.
La pratica del rodaggio oggi torna quando montiamo un nuovo cilindro o rettifichiamo il vecchio. Quasi un’arte per salvaguardare la futura vita del nostro motore.
Come si fa il rodaggio?
Appena montato un cilindro nuovo o rettificato, oppure dopo aver lavorato e rinnovato l’intero motore, è buona pratica percorrere i primi 500km in modalità “rodaggio”.
I nostri 500km dobbiamo dividerli in 3 terzi (circa 170km ognuno) da percorrere in maniera diversa fra loro.
I primi 170 km vanno percorsi senza tirare le marce. Sono proprio i primissimi km che fanno da spartiacque fra una buona affidabilità futura o meno. Con un’andatura lenta, stando attenti a tenere sempre il motore nel suo regime di rotazione “di comfort”, si fa in modo che i gli accoppiamenti fra i componenti si “ammorbidiscono” creando quell’armonia meccanica che serve al motore per funzionare al top delle sue possibilità. Percorso il primo terzo di rodaggio dobbiamo controllare la candela per verificare se la carburazione è buona o ha bisogno di una piccola regolazione; infatti nei primi km è possibile che la carburazione si alteri.
La seconda parte di rodaggio va percorsa come la prima parte ma iniziando ogni tanto a tirare le marce, stando però attenti a non portare mai il motore vicino al “fuorigiri”! Questo fa in modo che gli accoppiamenti si sposino alla perfezione per essere pronti alla terza fase. Alla fine dei secondi 170km controlliamo nuovamente la candela.
La terza ed ultima parte di rodaggio è la più facile: dobbiamo guidare normalmente ma senza strapazzare troppo il motore. Tenendo una guida “allegra” andiamo a consolidare definitivamente il funzionamento del motore così che sia pronto a macinare migliaia di km con potenza ed affidabilità. Alla fine dell’ultima parte controlliamo definitivamente la carburazione.
Cosa succede se si sbaglia?
Se il rodaggio viene fatto in maniera sbagliata, o addirittura non viene fatto, il rischio più immediato è quello del grippaggio del pistone nel cilindro.
Se il grippaggio non avviene, comunque rischiamo di avere un motore non perfetto nei suoi accoppiamenti, quindi “spompato” e poco affidabile.
Per cui fate il rodaggio, e fatelo bene!
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